Home
02 | 12 | 2023
PDF Stampa E-mail

 

La maggior parte dei musei e delle gallerie di cui è famosa la nostra città sono talmente ricchi di opere d'arte che ciascuno di essi merita una visita specifica.

Si tratta generalmente di ex collezioni private, raccolte nei secoli da famiglie nobiliari dello Stato Pontificio e rimaste a lungo ad uso privato, ma oggi fortunatamente fruibili dal pubblico; fra esse ricordiamo le collezioni Borghese, Barberini e Doria-Pamphili.

Inoltre, esse sono interessanti anche per il "contenitore" stesso: infatti, le collezioni si trovano ancora nei palazzi una volta residenza delle famiglie nobiliari e quindi notevoli per la loro struttura architettonica, le loro decorazioni interne fatte di affreschi, di stucci, di marmi, arredi originari e spesso per i loro giardini.

Altre collezioni sono parte dei musei statali e comunali, ricchissimi di statuaria romana e greca, ma anche di opere coroplastiche e musive. Tra questi vogliamo sottolineare l'importanza del Museo Nazionale Romano, dei Musei Capitolini e del Museo Etrusco di Villa Giulia.

Fra questi, alcuni hanno uno scopo essenzialmente didattico, come il Museo Preistorico ed Etnografico Pigorini, il Museo del Risorgimento o il Museo della Civiltà Romana.


Musei Capitolini

capitoliniconservatori.jpg

Considerati il museo più antico del mondo, comprendono collezioni statuarie - sia in bronzo che marmo - cicli di affreschi, unanotevole pinacoteca, arazzi e perfino una collezione di porcellane. Il tutto inserito in edifici progettati da Michelangelo a partire dal 1538.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 09:00 alle 20:00 escluso il lunedì e particolari festività (25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio) e la prenotazione non è obbligatoria se non per gruppi oltre le 100 unità. È previsto un percorso per disabili. I bus turistici lasciano generalmente i gruppi nel piazzale antistante il Teatro Marcello ed i visitatori salgono a piedi sul Campidoglio. La visita è parziale e piuttosto complicata per i portatori di handicap, ma del resto si tratta di edifici concepiti 5 secoli orsono. Per gruppi oltre le 20 persone si raccomanda l'uso di audio sistemi radio. Il book-shop è ben fornito.

 

Centrale Montemartini

E' uno straordinario esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale. Il primo impianto pubblico per la produzione di energia elettrica, intitolato a Giovanni Montemartini, è oggi il secondo polo espositivo dei Musei Capitolini ed ospita una considerevole parte delle sculture dell'antichità classica tornate alla luce nel corso degli scavi eseguiti a Roma tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento.

L'esposizione ricostruisce i complessi monumentali antichi, ripercorrendo lo sviluppo della città dall'età repubblicana fino a quella tardo imperiale, con episodi particolarmente significativi e spesso quasi sconosciuti al grande pubblico, come nel caso del grandissimo mosaico con scene di caccia proveniente da S. Bibiana.
I grandiosi ambienti della Centrale ed in particolare la Sala Macchine con i suoi preziosi arredi in stile Liberty conservano inalterati turbine e motori Diesel.

Il museo si trova sulla Via Ostiense al n° 106, facilmente raggiungibile dai bus turistici che possono lasciare il gruppo a pochi passi dall'ingresso. È aperto dal martedì alla domenica 9.00-19.00; 24 e 31 dicembre 9.00-14.00 (la biglietteria chiude mezz'ora prima) ed è chiuso ogni lunedì, il 25 dicembre, il 1 gennaio, il 1 maggio.


Museo della Civiltà Romana

teatromarcello.jpg

 
Il Museo della Civiltà Romana illustra tutti gli aspetti della civiltà romana antica con una raccolta imponente di calchi da originali conservati in tutti i musei del mondo e di plastici ricostruttivi di monumenti dell'impero romano. Le varie sezioni delineano una sintesi storica di Roma dalle origini al VI secolo d.C. ed illustrano aspetti della vita pubblica, religiosa, economica, militare e anche privata.

Il valore e il fascino di questo grande museo sta nell'essere l'unico al mondo a raccontare nella sua completezza la civiltà romana antica, nel valore documentario dei calchi eseguiti su originali, e nella capacità di offrire la ricomposizione originaria di molte grandi opere attualmente smembrate tra diversi musei. È estremamente adatto a visite didattiche per qualsiasi livello di scolarizzazione.

Il museo si trova nel quartiere dell'EUR, in Piazza G. Agnelli, 10 - Il Planetario si trova nello stesso edificio.

I bus turistici possono lasciare il gruppo a pochi passi dall'ingresso. Chiuso il Lunedì, 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 Dicembre, il museo è aperto dalle 9.00 alle 14.00; domenica 9.00-13.30 (la biglietteria chiude un'ora prima). A causa della cronica carenza di personale, spesso intere sezioni del museo sono completamente chiuse al pubblico.


Mercati di Traiano

Il Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano è legato topograficamente e concettualmente al grandioso sistema urbanistico dei Fori Imperiali: di Cesare (46 a.C.), di Augusto (2 a.C.), il Tempio della Pace (75 d.C.), di Nerva (97 d.C.) e di Traiano (112 e 113 d.C.).

Inaugurato nell'autunno 2007, costituisce il primo museo di architettura antica ed espone ricomposizioni di partiture della decorazione architettonica e scultorea dei Fori ottenute con frammenti originali, calchi e integrazioni modulari in pietra, secondo la scelta museografica della reversibilità.

Il Museo si avvale di un sistema di comunicazione mista, con pannelli tradizionali e tecnologie multimediali. Il complesso monumentale, denominato "Mercati di Traiano" in occasione della "riscoperta" negli anni 1926-1934, era in realtà un centro "polifunzionale" con attività amministrative al servizio del Foro di Traiano. Oltre al Museo dei Fori Imperiali, ospita mostre temporanee.

L'accesso è in Via IV Novembre 94. Chiuso il lunedì, il sito è aperto dal martedì alla domenica 9.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima), Giorni particolari di chiusura sono: il 1 Gennaio, il 1 Maggio, il 25 Dicembre. Per i gruppi numerosi occorre tener presente che il bus si può fermare a quasi un chilometro dal sito e quindi occorre camminare un po' prima di entrare. Esiste un itinerario per disabili, ma non dà accesso a tutta la struttura che rimane comunque un sito archeologico. Il book-shop è posto all'ingresso, prima della biglietteria.

 

Museo Nazionale Romano in Palazzo Massimo

Il palazzo di fine Ottocento custodisce una delle più importanti collezioni di arte classica al mondo. I quattro piani dell'esposizione offrono una ricca panoramica dell'arte romana, dall'età tardo-repubblicana all'età tardo-antica (II sec. a.C. - V sec. d.C.).

palazzo-massimopugile.jpg

Il piano terreno e il primo piano ospitano capolavori della scultura antica, come il Pugile in riposo, il Discobolo Lancellotti e l'Ermafrodito dormiente, testimonianze del fenomeno dell'appropriazione di sculture greche da parte di Roma e della produzione copistica che ne nacque. Documento unico sono i Fasti Antiates, il più antico tra i calendari romani conosciuti, precedente alla riforma cesariana.

Notevole la collezione di ritratti degli imperatori e delle loro consorti, dei principi e delle principesse delle varie dinastie. ll secondo piano del Museo, cicli di affreschi della produzione più elevata della pittura romana sono presentati in un allestimento suggestivo che ricompone gli ambienti originali, mentre un'ampia raccolta di mosaici policromi e pregiati intarsi documenta l'evoluzione della decorazione musiva dal I secolo a.C. al V sec. d.C.

ll piano interrato ospita un'imponente collezione numismatica, esemplari di insegne imperiali unici al mondo, la mummia di Grottarossa, raffinati tesori di oreficeria e oggetti che illustrano la vita quotidiana nell'antica Roma.

L'accesso al museo è in largo di Villa Peretti, 1, vicinissimo alla stazione Termini. Il biglietto è valido 3 giorni per i 4 siti: Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano.

Aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19.45. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso lunedì (eccetto lunedì in Albis e durante la settimana della cultura), 1 gennaio, 25 dicembre.

I bus turistici possono fermarsi molto vicino all'ingresso, ma il sito è facilmente raggiungibile anche on la metropolitana e diversi autobus pubblici. Attrezzato per la visita di portatori di handicap il museo ha anche un discreto book-shop.

 

Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano

Le Terme di Diocleziano sono una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano, insieme con Palazzo Massimo, Palazzo Altemps e Crypta Balbi. Il grandioso impianto delle Terme, le più grandi di Roma antica, venne costruito tra il 298 e il 306 d.C.

Nel 1889 il complesso delle Terme divenne sede del Museo Nazionale di antichità romane e vi furono raccolte diverse collezioni archeologiche e i reperti provenienti da vari scavi. Nel chiostro michelangiolesco sono oggi esposte circa 400 sculture quasi esclusivamente funerarie (statuaria, materiali architettonici, sarcofagi, are dedicatorie).

Il museo comprende una Sezione Protostorica dedicata ai popoli latini e allo sviluppo della cultura laziale della tarda età del bronzo e dell'età del ferro (XII-VII secolo a.C.), con particolare riferimento al territorio di Roma; una Sezione Epigrafica dove viene illustrata la nascita e la diffusione della lingua latina attraverso vari documenti scritti.

L'accesso al museo è in via Enrico de Nicola, 79 (praticamente Piazza dei Cinquecento, antistante la stazione Termini). Il biglietto è valido 3 giorni per 4 siti: Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano.

Aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19.45. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso lunedì (eccetto lunedì in Albis e durante la settimana della cultura), 1 gennaio, 25 dicembre. I bus turistici possono fermarsi molto vicino all'ingresso, ma il sito è facilmente raggiungibile anche con la metropolitana e diversi autobus pubblici. Attrezzato per la visita di portatori di handicap.


Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps

All'interno del palazzo realizzato dal cardinale Altemps alla fine del Cinquecento, si conserva una importante collezione di scultura antica. Oltre al cosiddetto "Trono Ludovisi" del V secolo a.C., la collezione comprende anche opere di età ellenistica come l'Ares e il gruppo con il Galata Suicida, creazioni romane come la colossale testa di Giunone tanto apprezzata da Goethe o il grandioso sarcofago noto come "Grande Ludovisi" che celebra una vittoria sui barbari.

Altre sculture d'età repubblicana e imperiale, integrate spesso da importanti scultori dell'epoca barocca come Bernini e Algardi, sono esposte in ampie sale affrescate che si affacciano sulla loggia anch'essa affrescata come un giardino segreto delle delizie, temi tipicamente rinascimentali. Il cortile interno, che mantiene la collocazione originale delle statue sotto le arcate del portico è un bellissimo esempio dell'equilibrio architettonico cinquecentesco.

A due passi da Piazza Navona e dal Lungotevere Marzio, l'accesso al museo è in Piazza Sant'Apollinare, 45, il biglietto è  valido 3 giorni per 4 siti: Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano.

Chiuso il lunedì (eccetto lunedì in Albis e durante la settimana della cultura) il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19.45. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiusure speciali: 1 gennaio e 25 dicembre. C'è un bookshop abbastanza fornito. I bus turistici si possono fermare presso il Lungotevere Marzio e quindi si procede a piedi per 5 minuti.

 

Terme di Caracalla

Sono oggi uno dei più grandi e meglio conservati complessi termali dell'antichità, costruite per iniziativa di Caracalla, che dedicò l'edificio centrale nel 216 d.C. Sono qui ancora visibili le parti fondamentali del complesso realizzato per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma per il passeggio e lo studio. Si possono osservare in sequenza il calidarium, il tepidarium, il frigidarium e le natatio; ai lati di questo asse sono disposti simmetricamente attorno alle due palestre altri ambienti. Parte della originale pavimentazione in marmi colorati orientali e mosaici è ancora visibile. Per l'approvvigionamento idrico fu creato un ramo speciale dell'acquedotto dell'Acqua Marcia, l'Aqua Antoniniana (cosiddetta dalla famiglia di Caracalla) . Restaurato più volte, l'impianto termale cessò di funzionare nel 537 d.C.

L'impianto è di facile accesso nella parte sud della città imperiale, a due passi dal Circo Massimo, in via delle Terme di Caracalla, 52. 

Aperto, il lunedì (eccetto lunedì in Albis) dalle 9 alle 14, gli altri giorni l'orario di apertura dipende dal periodo dell'anno.


  

Foro Romano, Palatino e Colosseo

forogeneral.jpg

L'area archeologica più intrigante e più visitata in Europa è ora inclusa in un solo biglietto che dà diritto di accesso alle tre sottosezioni. Il più grande anfiteatro mai realizzato nella storia di Roma, Il foro per eccellenza del grande impero, e la residenza ufficiale di tutti gli imperatori romani, questi tre luoghi sono adiacenti l'uno all'altro e visitabili con un solo biglietto d'ingresso.

Il biglietto è valido due giorni. Per gruppi superiori alle 13 persone è obbligatoria la prenotazione e l'uso di radioguide interne per ascoltare la guida autorizzata.

Aperto tutti i giorni dalle 8.30 ad un'ora prima del tramonto, secondo diversi orari di chiusura durante l'anno.

La visita richiede buone condizioni fisiche in quanto, oltre alla difficoltà di camminare tra le rovine, si tratta di salire e scendere per valli e colline. I bagni sono scarsi e normalmente preceduti da lunghe file. L'ombra rara, per cui in estate si cammina sotto il sole per lunghi tratti con temperature vicine ai 40 °C d'estate. I bus turistici devono lasciare i gruppi in un parcheggio a circa ½ miglio dagli ingressi.

 

Circo Massimo

Ridotto oggi ad una valle poco verde e poco curata tra i colli Palatino ed Aventino, è in realtà un luogo aperto a tutti, tanto che vi si vede normalmente gente passeggiare il cane, fare jogging o picnic come un normale parco pubblico, per di più neanche recintato. Per una visita veloce della città la zona può perfino essere visionata di passaggio con il pullman turistico. Il luogo non ha illuminazione notturna.

Non ci sono orari di apertura né biglietti di accesso... ma neanche rovine da osservare: solo la vostra guida autorizzata potrà far "vivere" la gloria di questo luogo davanti ai vostri occhi.


Domus Aurea

L'area della Domus Aurea Neronis, a causa dei danni causati dalle eccezionali piogge della stagione invernale 2008-2009, è chiusa a tempo indeterminato per lavori di consolidamento.

 

Crypta Balbi

La Crypta Balbi è un vasto cortile porticato, annesso al teatro che Lucio Cornelio Balbo aveva eretto nel 13 a.C. in Campo Marzio. Sul lato est del portico si apre un' esedra che già nella ristrutturazione d'età adrianea, fu adibita a latrina. Il portico era circondato sul lato orientale da un nucleo di insulae rappresentate nella Forma urbis marmorea e incluse nel perimetro dell'isolato attuale.

Questo scavo archeologico è stato utilizzato per l'allestimento di una nuova sede del Museo Nazionale Romano ed è interessante poiché, oltre a ripercorrere la stratificazione legata a più di due milleni di storia della città eterna, permette di ricostruirne in particolare la fase tardo-antica e quella medievale, con il passaggio da una cultura pagana ad una cristiana, e con il riutilizzo delle rovine romane perpetrato per secoli secondo varie modalità.

Il museo/scavo è aperto dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 19.45. Chiuso lunedì (eccetto lunedì in Albis e durante la settimana della cultura), 1 gennaio, 25 dicembre. La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto è valido 3 giorni per 4 siti: Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano.

  

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Il museo è inserito nella stupenda architettura manierista che costituiva la villa privata (ed il giardino) che papa Giulio III Ciocchi del Monte si fece realizzare lungo la via Flaminia dai migliori artisti dell'epoca: Giorgio Vasari, Jacopo Barozzi da Vignola, Bartolomeo Ammannati collaborarono a vario titolo. Non da meno furono i decoratori che contribuirono con affreschi, stucchi, mosaici e fontane.

La collezione (esposta su due livelli) non è soltanto etrusca ma comprende reperti delle arcaiche civiltà dell'Italia centrale stanziate anche in Umbria e nel Lazio. I reperti includono sarcofagi, ricchissimi corredi funerari, decorazioni coroplastiche, vasellame e gioielli di notevole fattura ed importanza (ad es. le famose "lamine di Pyrgi").

Nel gennaio del 2012 la collezione etrusca è stata riordinata in occasione dell'apertura della vicina Villa Poniatowski, dove è ora esposto il materiale archeologico proveniente dalla città di Veio e dove è stata aperta la biblioteca della Soprintendenza con decine di migliaia di titoli fra cui quelli della collezione del grande etruscologo Massimo Pallottino.

L'accesso è da Piazzale di Villa Giulia, 9, lungo Viale delle Belle Arti. Chiusa il lunedì,  il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 08:30 alle 19:30. Giorni speciali di chiusura: 1° gennaio e 25 Dicembre. Sono disponibili un book-shop ed un servizio di guardaroba.

 

Galleria Borghese

Creata per la passione e gli interessi di Papa Paolo V e di suo Nipote Card. Scipione Caffarellli-Borghese agli inizi del '600, questa collezione volge uno sguardo incantato ed innamorato verso i secoli più trionfali dell'arte italiana, il Cinquecento ed il Seicento. Oltre ad una notevole selezione di pittura, anche la grande scultura è rappresentata con una spettacolare collezione di opere del grande direttore del barocco romano: Gian Lorenzo Bernini, ed infine con una di quelle sculture note in tutto il mondo, la Paolina Borghese del Canova. Completano la collezione ricchissima, reperti di scultura antica romana e persino qualche pezzo egizio oltre alle immancabili statue greche.

Il "contenitore" è infine interessante in sé. Questo elegante palazzo realizzato da Flaminio Ponzio agli inizi del Seicento è stato continuamente arricchito di affreschi e stucchi e si mostra in uno splendido stato di conservazione dopo i recenti restauri, per di più inserito in una delle più belle ville pubbliche di Roma: villa Borghese appunto.

La prenotazione è obbligatoria visto il continuo e notevole afflusso. L'ingresso avviene ogni due ore ed altrettanto dura la visita, alle 09:00, 11:00 13:00, 15:00, ma occorre arrivare circa 30' prima per acquistare materialmente i biglietti e lasciare zaini e borse nel deposito. Per i disabili è disponibile un minuscolo ascensore che collega il piano terra ed il primo piano. È disponibile un discreto book-shop ed un bar con tavoli. Non sono ammessi gruppi superiori a 25 persone per una stessa guida.


Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Barberini

Realizzato a partire dal 1625 per i principi Barberini, questo palazzo vede la collaborazione dei più grandi architetti italiani dell'epoca: Maderno, Borromini e Bernini. La ricca pinacoteca è concentrata su capolavori italiani dei secoli XVI e XVII. Capolavoro unico è infine l'affresco di Pietro da Cortona che riveste l'enorme soffitto a vela del salone centrale.

L'accesso è da Via delle Quattro Fontane, 13. Chiusa il lunedì la galleria è aperta dal martedì alla domenica dalle 08:30 alle 19:30. Giorni speciali di chiusura : 1° gennaio e 25 Dicembre. Sono disponibili un book-shop ed un servizio di guardaroba. Non sono ammessi gruppi superiori a 25 persone per una stessa guida. Con un autista accondiscendente il gruppo può essere lasciato in Piazza Barberini, altrimenti il più vicino punto di sosta è in via del Traforo.

 

Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini

Il cinquecentesco palazzo Riario, residenza della regina Cristina di Svezia nel Seicento, fu acquistato e trasformato dai Corsini a partire dal 1730, quando il cardinale Lorenzo Corsini venne eletto papa e prese il nome di Clemente XII. L'architetto chiamato dai Corsini fu naturalmente un fiorentino: Ferdinando Fuga. In questo elegante palazzo nobiliare ben restaurato si può ammirare una collezione di dipinti che va dal '400 al '700 e rappresenta in particolare le scuole romana, napoletana e bolognese, oltre a mobilio e bronzetti della stessa epoca.

L'accesso è da Via della Lungara, 10, nel tratto del lungotevere compreso tra il Vaticano a Nord e il quartiere di Trastevere a Sud. Chiusa il lunedì, la galleria (che si trova al primo piano del palazzo) è aperta dalle 08:30 alle 19:30. Giorni speciali di chiusura: 1° gennaio e 25 Dicembre. E' disponibile un piccolo book-shop. Non sono ammessi gruppi superiori a 25 persone per una stessa guida.

 

Galleria Spada

Il palazzo fu realizzato a partire dal 1548 da Bartolomeo Baronino per il cardinale Girolamo Capodiferro e completato con i cicli di stucchi ed affreschi ancora oggi ben conservati. Nel 1632 il palazzo fu acquistato dal card. Bernardino Spada cui si deve la collezione attuale e l'inserimento della famosa "galleria prospettica" del Borromini. L'edificio è oggi anche sede del Consiglio di Stato.

La pinacoteca oggi esiste grazie alla preziosa opera di Federico Zeri che dal 1951 recuperò i pezzi dispersi in vari Ministeri, riordinò la collezione, curò l'allestimento delle sale e rese possibile la riapertura al pubblico del Museo di Palazzo Spada e comprendente dipinti (soprattutto del XVII secolo), sculture antiche, arredi e mobili d'epoca. Tra le altre, opere di Guercino, G.B. Gaulli, Orazio Gentileschi, Guido Reni.

L'accesso è da Piazza Capodiferro, 13, vicino a Palazzo Farnese e Campo de' Fiori. Chiusa il lunedì, la galleria (che si trova al primo piano del palazzo) è aperta dal martedì alla domenica dalle 08:30 alle 19:30. Giorni speciali di chiusura : 1° gennaio e 25 Dicembre. E' disponibile un piccolo book-shop. Non sono ammessi gruppi superiori a 25 persone per una stessa guida. Non è previsto accesso per i disabili.


Museo Nazionale di Palazzo Venezia

Il palazzo sede del museo fu realizzato da papa Paolo II Barbo nella metà del XV secolo ed è già interessante per la sua architettura. Paolo II era egli stesso un appassionato collezionista. La collezione attuale, istituita nel 1921, spazia essenzialmente attorno alle "arti applicate e comprende: collezioni di dipinti su tavola e su tela dei secoli XV-XVIII, pastelli settecenteschi, miniature e ventagli; una ricca serie di sculture lignee italiane e tedesche; una pregevole collezione di bozzetti e rilievi in terracotta del ‘500 e ‘600; marmi altomedievali e rinascimentali; matrici sigillari, smalti, oreficerie sacre ed argenti di uso profano, vetri, avori e bronzetti rinascimentali di scuola italiana; una collezione di ceramiche, maioliche arcaiche e rinascimentali italiane, porcellane di manifatture nazionali e straniere; serie di arazzi, tappeti, stoffe copte, stoffe moderne di uso sacro e di uso profano, pizzi merletti, copricapo ed acconciature di manifatture e fogge varie; inoltre un repertorio di cassoni e mobili in genere, di ferri battuti, di serramenti vari ed infine una ragguardevole collezione di armi antiche e armature.

L'accesso al museo è da Via del Plebiscito, 118, dietro l'angolo da Piazza Venezia. Chiusa il lunedì la galleria (che si trova al primo piano del palazzo) è aperta dal martedì alla domenica dalle 08:30 alle 19:30. Giorni speciali di chiusura : 1° gennaio e 25 Dicembre. Al Piano terra è disponibile un book-shop. Non sono ammessi gruppi superiori a 25 persone per una stessa guida. I bus turistici possono lasciare il gruppo nella piazza antistante il Teatro Marcello (da lì si procede a piedi per meno di 10 minuti).


Museo dell'Ara Pacis

L'Ara Pacis rappresenta uno degli esempi più alti dell'arte classica. La sua costruzione fu votata dal Senato romano nel 13 a.C. per onorare il ritorno di Augusto dalle province di Gallia e di Spagna, dove nel corso di tre anni l'imperatore aveva consolidato il potere di Roma e suo personale, aperto nuove strade, fondato colonie. L'altare venne edificato lungo la via Flaminia, al confine del Campo Marzio settentrionale, ed inaugurato nel 9 a.C. La riscoperta e ricostruzione del monumento avvenne, grazie all'intervento di Mussolini, in occasione della ricorrenza, nel 1937/8, del bimillenario della nascita di Augusto.

L'architetto Ballio Morpurgo propose a Mussolini di realizzare una piazza attorno al mausoleo di Augusto dedicata alla memoria del fondatore dell'Impero Romano e quindi di inserire in quel contesto anche la Ara Pacis in un contenitore razionalista che ne consentisse la fruizione attraverso una enorme parete di vetro che ne consentiva la visione al traffico veicolare sul lungotevere.

L'attuale "contenitore", stato progettato e realizzato da Richard Meier & Partners Architects, include un'aula per conferenze ed una vasta area per mostre temporanee. 

L'orario regolare di apertura è dal martedì alla domenica, dalle ore 09:00 alle 19:00 (la biglietteria chiude un'ora prima). I giorni di chiusura sono, oltre al lunedì, il 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre. Il 24 ed il 31 Dicembre il sito è aperto solo dalle 09:00 alle 13:00. Per i Gruppi (min 12, max 30 persone) la prenotazione è obbligatoria il sabato e festivi. 

Indirizzo: Lungotevere in Augusta, angolo via Tomacelli.

 

Catacombe

Sono state scoperte e mappate attorno alla Roma imperiale circa 60 catacombe già nella metà dell'Ottocento. Di quelle, soltanto pochissime sono aperte al pubblico e tutte sono poste sotto l'autorità della "Pontifica Commissione di Archeologia Sacra".

La maggior parte si trova lungo l'antica Via Appia ed i giorni di chiusura sono a rotazione. Le catacombe si S. Sebastiano sono chiuse la domenica, S. Callisto il lunedì, S. Domitilla il martedì. Gli orari di apertura sono generalmente piuttosto limitati: 08:30-12:00 e 14:30-17:00. E' da ricordare che nei mesi di gennaio e febbraio alcune chiudono per un mese intero. Non occorre prenotazione in quando ogni 10 minuti circa parte un gruppo in una lingua diversa ed la visita dura normalmente fra i 30 ed i 45 minuti.

San Callisto è quella che offre il più ampio parcheggio per i grandi bus turistici. È possibile prenotare una cappella sotterranea per la celebrazione della messa (in genere portando il proprio celebrante). Ogni catacomba ha un semplice servizio bar attraverso apposite macchine distributrici, servizi igienici e un piccolo bookshop e giftshop specializzati.